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Guida alla riapertura dei negozi post-Covid19

Consigli su come prepararti al meglio fin da subito alla riapertura del tuo negozio nel periodo post-lockdown da Covid19

Ciò che desidero passarti con questa guida è una raccolta di contenuti fruibili e immediatamente applicabili per il tuo negozio (in un periodo post Covid-19)

Non troverai nulla di motivazionale.

Nessuna bacchetta magica.

Nulla che possa in qualche modo illuderti di ricevere la risposta certa a ciò che accadrà da qui all’immediato futuro nel panorama retail.

Credo che chiunque si professi in un momento talmente delicato, come il salvatore della patria, come il detentore della ricetta miracolosa, sia di fatto un raccontastorie o peggio ancora una persona che voglia speculare sulla scia del dolore altrui.

Ora… detto questo, nulla ci vieta di fare delle considerazioni concrete sul come agire quando il tuo negozio riaprirà!

Anzi, all’interno di questo contenuto troverai anche delle strategie che ti consentiranno, oltre all’offrirti uno spunto di riflessione e un angolo di visione differente rispetto al solito o al consueto, delle azioni che potrai mettere in pratica fin d’ora.

 

Perché questa iniziativa?

Che cosa mi muove in un periodo come quello che tutti stiamo vivendo durante il Covid19 a creare contenuti free applicabili e altrettanto facilmente spendibili?
Te lo spiego molto volentieri.

Sono profondamente convinto che in un tale momento, il contribuire sia l’ingrediente più potente che ognuno di noi possieda.

Il contribuire rappresenta la risposta attiva come collettività.

Il sentirsi parte integrante di un sistema comune.

L’essere responsabili del proprio ruolo nella società e del proprio ruolo nel sistema economico.

L’essere consapevoli di possedere determinate competenze che possono contribuire a innescare un processo di vendita a seguito di un lungo periodo di mancati incassi.

Noi tutti in questi giorni stiamo facendo delle ipotesi, delle proiezioni, immaginando per quel che ci è possibile, cosa accadrà tra qui e un imminente futuro, tra qui e quando verrà dato il via libera alla riapertura dei negozi.

  • - In che modo ci sarà consentito aprire?
  • - In che modo risponderà il mercato?
  • - La gente tornerà a comprare?
  • - Cambierà la scala dei valori d’acquisto?
  • - Come puoi ricondizionare la psicologia di acquisto dopo un periodo così prolungato di quarantena in casa?

Qualsiasi cosa accada è di vitale importanza essere consapevole della risposta che sarai determinato a dare.

A tal proposito, ciò che desidero passarti con questa guida sono strategie poste in un ordine logico e cronologico che ti consentiranno prima di orientarti per poi attivarti fin da subito, preparandoti a quando riaprirai il tuo negozio.

Non sarà un articolo leggero.

Non è uno scritto motivazionale.

La motivazione è la base, la do come fondamento, come caratteristica acquisita e di cui disponi già in grande quantità.

Questo contenuto ti consentirà di imparare i processi che stanno alla base della riapertura dei negozi.

Tutto ciò che imparerai è frutto di anni di pratica, test ed esperienza con retailer in tutta Italia, traslato sulle imminenti necessità che la riapertura di un negozio necessita in un periodo come il post-Covid19.

Evitando tutta una serie di facili tranelli in cui si cade troppo spesso come quello di pensare “apro il mio e-commerce”.
Non perché io sia contro la vendita online, affatto, ma in questo momento non rientra all’interno di un ordine di priorità.
Tu hai necessità di creare un’immediata ossigenazione di cassa, non quella di avviare un nuovo business e disperdere ulteriori risorse economiche in seguito ad un periodo di stop così prolungato.

 

Ammortizzare i costi del negozio fisico

I costi che attualmente ti pesano di più sono quelli legati allo negozio fisico, e sono quelli che devi immediatamente ammortizzare:

  • - Mura
  • - Dipendenti
  • - Monte merci
  • - Consumi
  • - Professionisti (commercialista, consulente del lavoro, ecc.)

L’elenco come sai è molto lungo…

È prioritario che tu prima di tutto riattivi un processo di business laddove hai già dei costi vivi... poi valuterai in seguito - una volta riattivato il processo di vendita indoor - le reali possibilità che hai nell’aprire un negozio online.

 

Aprire un e-commerce è l'unica soluzione?

Dedicherò un articolo specifico al tema e-commerce e vendita online in quando sento che c’è molta richiesta e altrettanta poca chiarezza.

È un argomento che merita i dovuti approfondimenti e considerazioni, da affrontare per forza di cose in maniera assolutamente dedicata.

Molte volte, probabilmente troppe, vengono messi in luce tutti i lati positivi, i possibili vantaggi e non tutti i coni d’ombra che un business online possiede.

Chiudo l’argomento e-commerce chiedendoti di avere fiducia nelle parole che ti sto dicendo, in quanto avviare un progetto e-commerce prevede il:

  • - coinvolgimento di numerose figure
  • - valutare il prodotto
  • - possedere prima di partire un’analisi dei competitors
  • - definire il piano di pricing
  • - possedere un CRM in grado di mettere in comunicazione in tempo reale le diponibilità presenti in negozio rispetto a quelle vendita online
  • - avere un orizzonte di quando si raggiungerà la rottura dei costi e dei ricavi
  • - costi di mantenimento per alimentare la macchina di vendita online
  • - margini prodotti dalle vendite online scorporati di tutti i costi connessi all’acquisto dell’e-commerce, alla gestione, ai costi di Adv, CRM, spedizioni, resi e riaccrediti, etc.

A tutti gli effetti l’online è un altro market e l’e-commerce prevede ne più ne meno che l’apertura e l’avviamento di un nuovo business.

Ciò detto, torniamo a noi e scendiamo nello specifico dei contenuti che sto per darti.

Vai direttamente alle strategie

 

La formazione è produttività

In questo momento sono a casa, così come te.
Non per mia volontà ma costretto da questo contingente periodo che ci vede tutti coinvolti in una chiusura generalizzata.

Mi è sembrato quindi giusto e più produttivo utilizzare il tempo disponibile per un’iniziativa di formazione.

La scelta di adottare tale modalità è nata dalla volontà di fornirti tutta la profondità dei materiali proprio come se fossi di fianco a te, in un percorso guidato nel quale potrò consigliarti talune azioni e strategie piuttosto che escluderne altre.

È lecito ed è ancor prima umano che davanti ad un evento non conosciuto e non sperimentato emergano numerosi dubbi e tante perplessità.

Ed è ancora più frequente che mossi molte volte dalla rabbia, dalla paura, dallo sconforto o dall’ansia, si prendano delle decisioni che paradossalmente portano a situazioni ancor più compromettenti.

Date le tante richieste so che non potrò concretamente rispondere a tutti, pertanto lo strumento migliore per comunicare “uno a tanti” è proprio quello di creare contenuti fruibili da voi tutti.

 

Il Retail ha voglia di ripartire

Ho letto numerosi post e ascoltato numerosi video, ed è bello vedere il senso di appartenenza che si possiede nella categoria retail.

Noto con estremo piacere quanto esista coesione tra quelli che prima del Covid19 si consideravano diretti competitori, e che oggi invece in un momento di tale difficoltà ed emergenza si trovano a discutere allo stesso tavolo, seppur virtuale :)

Emergono tanti dubbi, tante perplessità, a volte anche paura e sgomento ma che gradatamente si affievoliscono nel confronto comune.

Si rientra in uno stato di produttività, seppur mentale, fatto di ragionamenti, idee, e perché no, ipotesi e proiezioni di ciò che ci aspetterà.

Si riscopre il vero senso di rivalsa verso un nemico che ci ha immobilizzati tutti dall’oggi al domani, senza alcun preavviso.

Un nemico che seppur invisibile è molto insidioso e si propaga con estrema rapidità fino al costringerci all’isolamento sociale.

Amo vedere una categoria, da molti considerata in declino, che di fronte alle tante difficoltà che quotidianamente emergono si fa sentire pronta e, seppur ferita, piena di voglia di ripartire.

Mettendo da parte tutte quelle sensazioni negative che a volte ci assalgono.

Identifichiamo i negozi come parte di noi, come dei figli, gioie e dolori, quando un figlio sta male vuoi il meglio che la medicina possa offrigli.

Negozianti che hanno dedicato la loro vita al proprio lavoro, e che accettano con estrema insofferenza l’essere relegati in casa, perdendo opportunità economiche non per propria colpa, non per mancata capacità, ma per costrizione e forzatura, sentendo la necessità di doversi rimettere in pista con la giusta impronta per recuperare il terreno perduto o quanto meno per riattivare un ciclo di vendita.

Il settore retail proveniva già da un periodo particolarmente difficile, in cui molti negozianti soffrivano il cambio di paradigma con l’ingresso fragoroso negli ultimi anni delle vendite online prima, e poi la sempre più vasta capillarizzazione della Grande Distribuzione Organizzata.

Si è passati negli ultimi anni dall’avere come unico riferimento per i propri acquisti il negozio fronte strada all’assistere a una profonda trasformazione della clientela, molto più informata e che acquista su più fronti e in multicanalità.

Molti negozianti, probabilmente la gran parte, non avevano ancora allineato il proprio modello di business portandolo a coincidere con le reali esigenze del mercato retail di oggi.

Ma questo non è un articolo per dirti cosa non funzionava nel sistema retail.

Mi serviva come aggancio per dirti che anche nella fase, come dire, pre-Covid19, il negozio fronte strada non godeva di ottima salute economica.

Con il Covid19 si preme un tasto “reset alle impostazioni di fabbrica”.

Tutti i negozi, così come altrettante attività commerciali sono state costrette al lockdown e dall’oggi al domani si sono trovate a tirare giù la serranda e lasciare una fotografia del proprio negozio come cristallizzata in uno scatto immobilizzato fino a data da destinarsi.
Non so quando e non so esattamente come, ma so che dovremo prima o poi riaprire.

Ecco, il mio ruolo è questo.

Nel fornirti le indicazioni, e affinare strategie che ti porteranno a riaprire pronto a scattare sui blocchi di partenza.

Tante domande e così poche certezze, ma quel forte desiderio di rivincita, di riscatto che sento ogni qual volta che mi collego in video conferenza o semplicemente al telefono. Sento il fragore di una categoria che seppur ferita non accenna ad arretrare ed è già pronta ad attivarsi fin da subito con un vulcano di idee.

Ora più che mai, ritengo molto importante mantenere alta la fiamma della motivazione interiore, seguendo in maniera altrettanto concreta un’azione orientata che si traduca in risultati e vendite.

Ancora una volta in questo mercato, chi si dimostra proattivo al cambiamento e, per quel che è concesso, riuscire a cavalcare l’onda di un’ulteriore trasformazione, godrà senza alcun dubbio del vantaggio competitivo rispetto a chi invece aspetterà di riaprire “vedendo poi come va”.

Ecco, questo lo ritengo un profondo errore.

Si è parlato molto degli impatti economici, sulle aziende ferme, e con interi settori in black out.

Ma finché interpretiamo queste informazioni calate sulle big company e sull’impatto che ci aspetta, defocalizziamo l’attenzione da ciò che ritengo essere in primo luogo.
Ovvero l’oggi!

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Come spendere oggi il nostro tempo in maniera produttiva?

Gran parte dell’Italia lavora in smart working, ma un'altra parte sta vivendo completamente “freezata”, come congelata in una condizione di immobilità.

Tante realtà sono immobilizzate. Non stanno lavorando. Sono ferme con il motore spento. Semplicemente perché il lavoro che fanno non si può fare da remoto: prendiamo ad esempio tutto il mondo che orbita intorno alla rivendita al dettaglio.

Perché al di là di qualche vendita sporadica, attrezzandosi alla meglio con Whatsapp o inviando Sms ad una lista non ci mandi avanti un negozio.
Il retail allo stato attuale sta collezionando i costi del fisico, non generando cash flow in entrata.

È evidente a tutti che questo rappresenti un enorme problema, ma che prende dimensioni ben più ampie se non ti attivi fin d’ora nel prepararti a quando riaprirai.

Il più pesante rischio in cui potresti incorrere risiede infatti nello sperare che si inneschi un processo di acquisto spontaneo!

Speri che quando aprirai la tua clientela venga da te? Magari mossa all’acquisto da un senso nazionalistico? O che finalmente avrà maturato la consapevolezza e l’importanza di acquistare nei negozi di vicinato?

A tutti gli effetti speri che ciò accada.

Lo speri con tutto te stesso.

Auspichi che la clientela scelga te, perché ne hai bisogno, perché è giusto.

Perché proprio su Facebook sono girati dei post che descrivevano a chiare lettere l’importanza di acquistare nei negozi fisici, perché tengono vivi i centri cittadini invece di continuare ad alimentare le casse delle big company e degli store online.

Credo, conoscendo il popolo retail, che non gli piaccia affatto mettersi in una condizione di dover chiedere, lesinare o sperare che ciò accada.

Un rischio che non potevi permetterti di correre neanche in tempi “normali” in quanto incarna un grosso grossissimo rischio d’impresa.

Specialmente in seguito ad un periodo così lungo di “digiuno”.

Ti troveresti nel business della speranza e con la speranza non ci paghi le ricevute bancarie, non ci paghi dipendenti, mura e fornitori.

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Per creare economia devi AGIRE!

Perché nelle crisi, inclusa quella attuale anche se di portata globale, risiedono sempre grandi occasioni di crescita e miglioramento se sei predisposto ad accoglierle.

Senza dubbio questo rappresenta un cambio epocale.

Cerchiamo di far prevalere l’indole di rivalsa verso un nemico che ci ha costretti alla chiusura forzata.

Facciamoci trovare pronti, preparati e per quel che possibile consapevoli su come reagire.

L’unica certezza di cui disponiamo è che non basterà alzare la serranda!

Non si riattiverà un processo di vendita automatico.

Noi tutti siamo consumatori.

Incominciamo a porci delle domande sul come anche noi stessi ci riapprocceremo all’acquisto.

Su che tipologia di beni sceglieremo di porre l’attenzione e quali invece reputiamo di seconda o terza necessità?

Come cambieranno, quantomeno in un immediato futuro (da 1 a 3 mesi), i nostri comportamenti di acquisto?

Probabilmente uscendo dopo un lungo periodo di “casa forzata” in cui abbiamo svolto solo spostamenti necessari, come spesa e farmacia, avremo della diffidenza verso il prossimo.

È normale

È umano.

Perché ti sto dicendo questo?

Perché è importante che rientri in una serie di ragionamenti e logiche cercando di calarti il più possibile sulle azioni che intraprenderà la tua clientela, così da intuire e avvicinarti il più possibile alla frequenza d’onda di ragionamento del tuo prospect.

Si parla già di distanziamento sociale, dovremo mantenere i presidi medici e creare il più possibile aree aperte all’interno del negozio per mantenere il più possibile il distanziamento.

Viviamo in un mondo in cui le informazioni possiedono un valore enorme se realmente spendibili e altrettanto applicabili.

Ora tutta la differenza del mondo la farà non il quando… ma il Come!

Come tu ti sarai preparato per riaprire il tuo negozio.

 

Negozianti straordinari

Il business retail oggi più che mai non conosce improvvisazione.

Si tratta di imparare un nuovo lavoro, delle nuove competenze con cui immetterti nel mercato.

E magari ti accorgerai che tali expertize erano necessarie e richieste dal mercato ancor prima del Covid19.

E che il Covi19 probabilmente è stato un tsunami che ha spazzato via tutto ciò che anche prima di esso non aveva un massiccio posizionamento e una forte reason why, una ragione concreta per esistere all’interno del mercato.

Tanti negozianti negli ultimi anni stavano in piedi per forza di inerzia, possedendo unicamente un cashflow finanziario.

Molte, troppe volte pur di pagare i loro dipendenti e tutti i costi annessi alla propria attività si trovavano costretti a non autopagarsi “lo stipendio”.

Capisci come in questo momento, in questo preciso momento storico, mentre mi stai leggendo, il cardine di possedere un’attività non può essere “guadagno il giusto per sostentarmi”, “tengo i denti stretti, qualche cosa cambierà”.

Perché la mentalità del negoziante che io amo chiamare il “nuovo negoziante” – il “negoziante straordinario” – è quella di aver fame di sbranare il mercato, possedere insito quel senso di rivincita, quel non accontentarsi solo di portare a casa lo stipendio.

Perché se così fosse, avresti tutti i costi della libera professione ma il guadagno di un impiegato di banca, portando però sulla schiena un monte orario ben più alto e con un rischio d’impresa gravoso.

È unicamente una questione di scelte, oggi se vuoi fare il retailer in ITALIA devi metterti nella condizione di imparare nuove skills, nuove competenze.

Ma non solo oggi! Sempre!

E ciò che ti sto dicendo non ti dovrebbe demotivare, all’esatto opposto ti dovrebbe gasare!!!

L’apprendimento, il mettersi in discussione, il testare, il raggiungere nuovi obiettivi, il vincere rispetto ad altri fa parte di un profondo piano di trasformazione.

“Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo.
Anzi, non sarai neanche sicuro che sia finita per davvero.
Ma su un punto non c’è dubbio.
Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai più lo stesso che vi è entrato”

H. Murakami

Potresti comunque scoprire che il nuovo modo di approcciare alla tua professione ti si addice di più, è maggiormente gratificante e che riesci ad ottenere maggiori soddisfazioni rispetto al modello anacronistico utilizzato per 30 anni.

Possedere un mindset e una vision coriacea e ben orientata è alla base della trasformazione.

“Non è la specie più forte a sopravvivere, e nemmeno la più intelligente. Sopravvive la specie più predisposta al cambiamento.”
C. Darwin

L’impegno che mi assumo fin d’ora con te è quello di fornirti una massiccia quantità di materiali avanzati, che siano per te utili, facilmente fruibile e altrettanto facilmente applicabili.

 

Sei Pronto? Partiamo!

 

Clicca sui link qui di seguito per scoprire le strategie

 

1. Crea una Sales Promotion
2. Metti la clientela a proprio agio
3. Area Display
4. Metti a disposizione i DPI
5. Contingentare la clientela
6. Prepara il tuo Staff
7. Allestimento vetrine
8. Studia un piano di Pricing
9. Prendi accordi con le aziende di produzione
10. Crea un piano marketing strategico di breve-medio periodo
11. Home Delivery: offri la consegna a domicilio
12. WhatsApp Business: come utilizzarlo in negozio
13. Facebook Messenger per negozio: la guida definitiva
14. Google My Business per Retail
15. Multicanalità: più canali di vendita per il tuo negozio

 

 

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Quest'opportunità sarà accessibile solo per un breve periodo di tempo o fino a quando non saturerò il calendario che ho predestinato a questa iniziativa.

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