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COME CREARE UNA CAMPAGNA DI VOLANTINAGGIO STRATEGICA

Dalle più grandi aziende nel settore dell’elettronica agli Ipermercati, ai celebri marchi che vedono salotti, così come il classico negozio di quartiere, ad oggi frequentemente utilizzano come mezzo di comunicazione la distribuzione di materiale pubblicitario.
Il più delle volte rappresentano un modo per comunicare porta a porta delle particolari offerte che l’una o l’altra azienda riserva alla propria clientela in un periodo determinato di tempo.
 

Volantinaggio "porta a porta" o in punti strategici?

Dati i grandi volumi di materiali che vengono appunto distribuiti quotidianamente nella modalità door to door che altro non sarebbe che il classico volantinaggio porta a porta, la maggior parte dei palazzi e delle abitazioni possiedono una cassetta esterna appositamente dedicata alla raccolta di materiale pubblicitario delle varie attività.
Nonostante sia un canale di comunicazione che per molti risulta ormai quasi superato, per tante altre aziende resta il fulcro del proprio modello di comunicazione che consente di arrivare in modo diretto alle famiglie data la sua immediatezza in termini di visibilità.

Il volantinaggio per ottenere il suo miglior effetto in termini di riscontro da parte del proprio panorama d’utenza deve essere sempre inteso a copertura del territorio.
In termini strategici si parte da un punto ben definito, che generalmente deve coincidere con il centro della zona che si desidera interessare con la propria campagna pubblicitaria, per poi successivamente allargarsi a macchia d’olio.
Quando in gergo tecnico viene definito una distribuzione di volantini a copertura del territorio si intende che debbono essere interessati sia i centri cittadini, così come le principali vie adiacenti in modo da coinvolgere in maniera massiva tutto il territorio d’interesse.

È di fondamentale importanza dotarsi di una cartina, in funzione della vastità dell’area devono essere misurate le quantità effettive che quella determinata zona assorbe in termini di volumi.
 

Volantini: quantità e formati

Ma come definire esattamente le quantità che devono essere prima stampate e poi successivamente distribuite?

Beh, teniamo conto che un dato necessario al fine di effettuare una stima precisa dei materiali che necessitano per una determinata campagna è sempre quello di recensire come informazione primaria il numero degli abitanti dell’area o del comune d’interesse.
Ciò consente di avere un quadro ben preciso all’interno del quale è possibile definire tutti i cardini su cui sviluppare il piano distributivo come appunto:

  • le quantità dei materiali da stampare
  • il numero delle persone da impiegare nel piano distributivo
  • il timing d’inizio e di fine della campagna
  • il budget d'investimento

Identificando attentamente questi parametri nella fase che antecede l’inizio della campagna si otterrà il controllo sul lavoro svolto quotidianamente, valutando a fine giornata le zone coperte rispetto a quelle su cui distribuire il giorno successivo.

La ripartizione dei ruoli è di fondamentale importanza.

Per ottenere il massimo da una campagna di volantinaggio è necessario che ogni soggetto impiegato all’interno del piano distributivo abbia una propria cartina con i quartieri e relative vie da battere di giorno in giorno.
Ogni zona deve essere assegnata ad un'unica persona che ha la responsabilità di tale area.
Per un maggiore controllo e per evitare di cadere in ripensamenti se l’una o l’altra via è stata battuta è bene contrassegnare con un evidenziatore le vie dove si è passati e le zone che si sono portate a termine.

Un connotato importante lo ricopre il formato del flyer che per questioni chiaramente legate allo scopo e alla strategia della campagna possono cambiare di volta in volta.
Si può passare dal classico volantino mono foglio cm 15x21, pratico da trasportare e utile anche in una distribuzione casellare, al formato multifoglio pieghevole che generalmente viene utilizzato dagli Ipermercati o dalla grande distribuzione.  

Il volume di materiale può quindi sensibilmente cambiare

In questo caso un ruolo di primaria importanza lo ricopre il rifornitore, che deve mantenere sempre un contatto diretto con il personale che distribuisce ed organizzarsi di conseguenza ogni qual volta che questi ultimi esauriscano i materiali.
 

Il fattore climatico nel volantinaggio

Chi ha esperienza distributiva sa molto bene che essendo un servizio che si svolge “all’aperto” il clima inevitabilmente gioca un ruolo a volte determinate.
Nel periodo invernale come si può immaginare le frequenti piogge limitano e a volte impediscono il sano svolgimento del servizio, rischiando inoltre di danneggiare il prodotto che è già stato consegnato nelle apposite caselle della pubblicità che sono poste esternamente alle abitazioni.
al contrario nel periodo estivo invece si deve fare i conti con gli orari più caldi della giornata in cui è proibitivo uscire con il carico del materiale e fare chilometri e chilomentri sotto il sole cuocente.
 

Volantinaggio e vele pubblicitarie

Per una maggiore performance in termini di visibilità e conversione potrebbe essere un valido strumento abbinare al servizio di volantinaggio il supporto dellevele pubblicitarie in grado di rafforzare ancora di più il messaggio che si desidera trasmettere.

In ultima analisi ricordarsi che ogni comune ha delle proprie normative ben precise in merito al volantinaggio che devono essere richieste presso l’ufficio dei vigili urbani o presso l’ufficio affissione, pagando una tassa commissionata in relazione al numero delle persone e dei giorni di attività.
Alcune norme vietano ormai da tempo in tutta Italia la distribuzione sui tergicristalli delle auto, e possono avere delle forti restrizioni per quanto concerne le modalità door to door o hand to hand sui comuni più grandi in cui si tiene fortemente conto del decoro del centro storico.

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